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Visualizzazione dei post da marzo, 2020

VIVERE CRISTIANAMENTE NEL TEMPO DELLA PANDEMIA

San Cipriano di Cartagine SULLA MORTALITÀ DELL’UOMO De mortalitate A cura di padre Michele Di Monte e  don Simone Garavaglia Introduzione «Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in Lui abbia la vita eterna» (Gv 3,14-15) Era stata una delle tante insidie durante la marcia di Israele nel deserto del Sinai: i serpenti velenosi che si annidavano tra le pietraie. Il riferimento è all’episodio dell’Esodo in cui gli Ebrei furono attaccati da serpenti velenosi, e molti morirono [1] . Allora Dio comandò a Mosè di fare un serpente di bronzo e metterlo sopra un’asta: se uno veniva morso dai serpenti, guardando il serpente di bronzo veniva guarito. Il racconto sottolinea che la liberazione dalla morte avveniva solo se si alzava lo sguardo e si contemplava il serpente di bronzo, cioè se si aveva uno sguardo di fede nei confronti di quel « simbolo di salvezza », come lo definis