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Visualizzazione dei post da aprile, 2019

ABITATI DAL MISTERO

ABITATI DAL MISTERO Tra le prime pubblicazioni delle edizioni Monasterium su alcune tra le più luminose figure di testimoni della Chiesa Ortodossa ci è parso non solo opportuno, ma fondamentale, accostare fin da subito un testo che, sebbene in modo sintetico, offra al lettore la possibilità di conoscere e comprendere la fede che ha generato simili vette di santità. Molti infatti sono attratti dalla ricca tradizione spirituale della Chiesa Ortodossa e dalle grandi figure di santità che da essa provengono, come san Silvano del Monte Athos, san Serafino di Sarov, san Paisij Veličkovskij, Giuseppe l’Esicasta e tanti altri che negli ultimi anni l’occidente ha imparato a conoscere e apprezzare. Tuttavia accostare questi uomini di Dio e lasciarsi affascinare dalle prodezze ascetiche o dai fenomeni soprannaturali che riempiono le loro vite senza conoscere e accogliere la fede che li ha plasmati come autentici discepoli del Cristo, non è solo un’operazione impropria, ma anche perico

NON ABBIATE PAURA!

Non abbiate paura! Cristo, ritornato dagli inferi, per restituire a ogni cosa la pace, esclama: Pace a voi! (Gv 20,19). Il santo Vangelo dice: “ Mentre i discepoli parlavano di queste cose, Gesù stette in mezzo a loro e disse: Pace a voi! ” (Gv 20,19). Bene disse: a voi ! Infatti, la terra era ormai salda, il giorno era sorto di nuovo, il sole aveva ripercorso il suo ciclo e la compagine del mondo possedeva di nuovo, a lei restituito, il suo proprio ordine. Per i discepoli, invece, rimaneva ancora la guerra, e la lotta fra la fede e l’incredulità li percuoteva aspramente. Il turbine della passione non aveva scosso la terra come aveva scosso il cuore dei discepoli. Perciò la battaglia fra la fede e l’incredulità devastava con ostinata lotta i loro animi. Cumuli di pensieri affollavano le loro menti, e i loro corpi, seppur robusti, erano squassati da assalti di disperazione e di speranza. L’intelligenza dei discepoli e i loro animi erano portati qua e là fra gli innumerevoli

CRISTO E' RISORTO! ALLELUIA!!!

CANTEREMO ALLELUIA  PER SEMPRE Alleluia significa: "lodate Dio". Noi cantiamo all'unisono questa parola, uniti attorno ad essa in comunione di sentimento, ci sproniamo così a vicenda alla lode di Dio. Dio però può lodarlo con pace interiore solo colui che non ha commesso niente che possa dispiacere a Dio. Inoltre, per quanto riguarda il tempo presente in cui siamo pellegrini sulla Terra, l'Alleluia diventa canto di consolazione per essere fortificati lungo la via. L'Alleluia che diciamo adesso è come il canto del viaggiatore, e tuttavia percorrendo questa strada faticosa, cerchiamo quella patria dove ci sarà riposo, dove, scomparse le faccende che ci impegnano adesso, non resterà altro che... l'Alleluia. L'Alleluia è un canto nuovo, ma questo canto nuovo lo canta l'Uomo nuovo. Noi l'abbiamo cantato e anche voi, cari fratelli, lo cantate, rinnovati in lui. Lo cantiamo insieme, perché siamo riscattati dallo stesso prezzo.  Qui e n

EREMITI DEL MONTE ATHOS

Santi padri del Monte Athos: pregate per noi! Chi, al giorno d’oggi, non conosce la Santa Montagna dell’Athos? Secondo la Tradizione, durante un viaggio la Madre di Dio, accompagnata da san Giovanni Evangelista, recandosi a Cipro per visitare Lazzaro, si sarebbe fermata sulla punta della costa in Grecia che oggi si chiama Monte Athos. Ammaliata dalla bellezza del luogo, domandò al Figlio suo di poter ottenere quel luogo tutto per sé, e una voce dal Cielo le avrebbe risposto affermativamente. D'ora innanzi, la Deipara avrebbe avuto là il suo giardino.  Fondazione dei primi cenobi Fin dal IV secolo la zona venne abitata da eremiti cristiani e da alcuni pagani; quando nel VII secolo l'Egitto fu invaso dai musulmani, molti monaci egiziani scapparono rifugiandosi su questo monte. Circa due secoli dopo, Giovanni Kolovos nel 866 costruisce il primo monastero vero e proprio, la Grande Vigla . Una bolla imperiale convalidò l'esistenza di questo cenobio. Nell'a

ABBANDONA IL MONDO

Abbandona il mondo e apri la vela verso la vita celeste Tutto nudo devi solcare il mare della vita, e la tua nave non vada pesante sui flutti, destinata, così, a naufragare presto. Pensa alla fredda morte come se fosse sempre presente, e troverai, al suo incontro, la morte meno amara. Innalza sempre la tua mente, come un tempio, a Dio, affinché tu abbia il Signore all’interno del tuo cuore, come statua immateriale. Conosci te stesso, mio caro, chi tu sia e donde tu venga: così più facilmente tu otterrai la bellezza archetipale. Un giorno ti porta al successivo; chi è leggero è preso dal vortice; ma la mente dell’uomo costante ha un giorno che dura eterno. Chi confida nelle cose che vanno e vengono confida in una corrente, che mai non si ferma. Malanno uguale sono, per me, il vivere il parlar scellerato; se tu hai una qualunque delle due cose, tu hai anche l’altra. È atteggiamento empio, se si è impuri, essere presente ai sacrifici; ancor più ter