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Visualizzazione dei post da novembre, 2019

LA SANTA PENITENZA

Cap. 1, 2-3             «Chi si propone di correggere i difetti della fragilità umana deve sorreggere e, in qualche modo, soppesare sulle sue spalle la debolezza stessa, non già disfarsene. Il pastore, quello ben noto del vangelo, non ha abbandonato la pecora stanca, ma se l’è messa in spalla. Salomone dice: non essere troppo giusto . La dolcezza ha il compito di lenire la giustizia. Con quale animo, infatti, si potrebbe sottoporre alle tue cure chi hai in antipatia ed è convinto che sarà non già oggetto di pietà, ben si di disprezzo da parte del suo medico? Gesù ha avuto misericordia di noi non per allontanarci, ma per chiamarci a sé. È venuto mite, umile. Il Signore guarisce senza eccezioni, senza riserve. A ragione, ha scelto discepoli che, interpreti del suo volere, raccogliessero e non tenessero lontano il popolo di Dio». Cap. 6,29             «Quando voi Novaziani depauperate la penitenza di ogni frutto, non dite altro che questo: nessuno che sia stato ferito entri ne

LA TENEBRA LUMINOSISSIMA DEL SILENZIO

Cos’è la tenebra divina I. Trinità sovraessenziale oltremodo divina ed oltremodo buona, custode della sapienza dei Cristiani relativa a Dio, guidaci verso la cima oltremodo sconosciuta, oltremodo risplendente ed altissima dei mistici oracoli, dove i misteri semplici, assoluti ed immutabili della teologia vengono svelati nella tenebra luminosissima del silenzio che inizia all’arcano: là dove c’è più buio essa fa brillare ciò che è oltremodo risplendente, e nella sede del tutto intoccabile ed invisibile ricolma le intelligenze prive di vista di stupendi splendori. Questa sia la mia preghiera. Ma tu, o mio caro Timoteo, applicati intensamente alle mistiche visioni, metti da parte le sensazioni, le attività intellettuali, tutte le cose sensibili ed intellegibili, tutto ciò che non esiste e che esiste e per quanto puoi abbandonati senza più conoscere all’unione con ciò che è al di sopra di ogni essere e di ogni conoscenza: nel tuo abbandono incondizionato, assoluto e puro al raggi

LIBRI PER L'ANIMA

Già Aristotele credeva che la letteratura potesse guarire le persone e gli antichi romani riconobbero l’esistenza di un rapporto tra medicina e lettura. Nel 1937, lo psichiatra W.C. Menninger iniziò a parlare di libro-terapia utilizzando la tecnica nel trattamento della malattia . Negli Stati Uniti e in Inghilterra, la biblioterapia è molto diffusa e sono tanti gli studi internazionali che ne attestano la validità nel trattamento di vari disturbi psichici dell’età adulta ma anche evolutiva. La biblioterapia è intesa in vari modi: come terapia, come strumento per risolvere problemi, come confronto con altre esperienze. Leggere, dunque, fa veramente bene alla mente, al corpo e all’anima. Oggi si è molto attenti a ciò che ingeriamo e ai cibi che compriamo. Si è compreso che mangiare bene aiuta a tenerci in forma. Lo stesso si può dire per quello che leggiamo! Le edizioni Monasterium si possono considerare il BIO dei libri.  Davanti alle tante offerte di cibo spazzatu

ENTRARE NELLA VITA EREMITICA

Sull’inizio di vita anacoretica con l’anziano Palamone             «Pacomio si alzò e andò dal santo anziano Palamone. Bussò alla porta della sua casa. L’anziano guardò da uno spiraglio, lo vide e lo apostrofò rudemente: “Ehi perché bussi?”. Il suo linguaggio, infatti, ara un po’ brusco. Pacomio gli disse: “vorrei che tu mi permettessi di divenire monaco qui, accanto a te, padre”. L’anziano apa Palamone gli rispose: “Questo che cerchi non è cosa semplice. Molti sono venuti qui per questo, ma non hanno potuto resistere e sono tornati indietro, vergognosamente, per non aver voluto soffrire nell’esercizio delle virtù. Eppure la scrittura ce lo ordina in molti passi, esortandoci a soffrire in digiuni, veglie e numerose preghiere per salvarci. Ora dunque va’, torna a casa tua, tieni fermo quanto hai già acquisito e sarai degno di onore di fronte e Dio. Oppure esaminati su ogni punto, per sapere se sarai capace di resistere. Allora potrai tornare di nuovo, e quando sarai tornato, sar

NOTE SUL CAMMINO ASCETICO DELLA CHIESA IN USCITA

  •  di don Dario Chiapetti •   Esce per il pubblico italiano (a gennaio uscirà il II volume) il classico  Asceti contemporanei del monte Athos. Ascesi e purificazione sulla via del Paradiso  (introduzione e note a cura di padre Michele Di Monte, Edizioni Monasterium, 2019, 193 pp., 20 euro; titolo originale:  Contemporary Ascetics of Mount Athos , St. Herman of Alaska Brotherhood, 1992) dell’archimandrita Cherubim, al secolo Giorgio Karembelas (1920-1979), monaco del monte Athos stabilitosi a soli due anni dalla tonsura, a causa di una malattia, ad Atene, dove fondò il monastero del Santo Paraclito in Oropos con una regola athonita. Il testo riporta le storie e i cammini spirituali degli anziani Joachim della  skiti  di sant’Anna (confratello dello stesso Cherubim), Atanasio di Grigoriou e Callinico l’esicasata ma anche, connesse a queste, di Daniele di Katounakia, Filarete di Constamonitou e Gerasimo Menagias. Sono queste le figure di grandi asceti vissuti nella prima metà d