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Visualizzazione dei post da maggio, 2019

EDIZIONI MONASTERIUM

“ Un libro ben scelto ti salva da qualsiasi cosa, persino da te stesso ”, così scriveva il famoso autore francese Daniel Pennac. In un periodo in cui l’editoria italiana vive un momento di difficoltà, dal silenzio e dalla preghiera nasce una scommessa editoriale veramente coraggiosa: dare vita a una nuova casa editrice. La scommessa ha già un nome, si chiama Edizioni Monasterium , nata dalla volontà di padre Michele Di Monte e di alcuni figli spirituali e amici dell’Eremo degli angeli . Anche se oggi si legge sempre meno e il mercato che riguarda il libro perde sempre di più (-0.4% nel 2018) i fautori di questa nobile iniziativa sono del parere che in questo mondo malato, i libri possano contribuire a risanare il cuore e lo spirito. La nascita di una nuova Casa Editrice richiede la compresenza di ingredienti precisi: l’amore per il libro come mezzo di espressione e come occasione di divulgazione del pensiero, un programma editoriale chiaro e coerente con il messaggio cult

CUORE CERTOSINO

Presentiamo oggi un nuovo libro delle prestigiose edizioni Monasterium – delle quali avremo modo di scrivere in modo dettagliato più avanti –, Un lembo di vita nuova .  Si tratta di una serie di gustose meditazioni spirituali sulla potenza della devozione al Sacro Cuore di Gesù, per scoprire dove si compie la Salvezza e qual è la fonte della nostra felicità. Dove si compie la Salvezza? Qual è la fonte della nostra felicità? Da sempre queste domande hanno attraversato le comunità monastiche che hanno trovato la risposta nella devozione al Sacro Cuore di Gesù, una pratica di preghiera che unisce l’adorazione alla riparazione, in una spiritualità allo stesso tempo semplice e profondissima. Lo sguardo rivolto a Colui che è stato da noi inchiodato alla croce condurrà l’anima al rifugio, al sollievo e alla felicità perfetti. I testi presentati in questo volume provengono dall’antica sapienza monastica certosina e sono proposti con una cadenza “liturgica” che unisce la meditazione

VERSO LA GERUSALEMME FUTURA

Sono molto contento che abbiate accolto di cuore ciò che vi ho scritto nella scorsa lettera e siate d’accordo a comportarvi così. Vi aiuti il Signore! Dio ci ha dato questa vita perché abbiamo il tempo di prepararci a quella dopo la morte. Questa è breve, quella non ha fine. Benché essa sia breve, nel suo corso si possono preparare le provvigioni per tutta l’eternità. Ogni buona azione va lassù, come in un piccolo deposito; da tutti questi depositi si forma un capitale le cui percentuali determineranno il patrimonio del risparmiatore per tutta l’eternità. Chi manda depositi maggiori, avrà il patrimonio maggiore. Il Signore dà a ciascuno secondo le sue opere. Ecco, di questo dovremmo ora preoccuparci: di mandare là più depositi che sia possibile. E questa cura non è complicata né pesante, come testimonia lo stesso Signore dicendo: « Il mio gioco è dolce e il mio carico è leggero » (Mt 11,30). Vi ho parlato di questo in rapporto ai pensieri che vi turbano per togliervi dalla

LA GRAZIA DEI MISTERI CELESTI

L'apostolo Paolo ricordando la felicità per la riacquistata salvezza, dice: Come per Adamo la morte entrò in questo mondo, così per Cristo la salvezza viene nuovamente data al mondo (cfr. Rm 5, 12). E ancora: Il primo uomo tratto dalla terra, è terra; il secondo uomo viene dal cielo, ed è quindi celeste (1 Cor 15, 47). Dice ancora: «Come abbiamo portato l'immagine dell'uomo di terra», cioè dell'uomo vecchio nel peccato, «porteremo anche l'immagine dell'uomo celeste» (1 Cor 15, 49), cioè abbiamo la salvezza dell'uomo assunto, redento, rinnovato e purificato in Cristo. Secondo lo stesso apostolo, Cristo viene per primo perché è l'autore della sua risurrezione e della vita. Poi vengono quelli che sono di Cristo, cioè quelli che vivono seguendo l'esempio della sua santità. Questi hanno la sicurezza basata sulla sua risurrezione e possederanno con lui la gloria della celeste promessa, come dice il Signore stesso nel vangelo: Colui che mi seguirà, no

LA NUOVA CREAZIONE

LA NUOVA CREAZIONE         Ecco giunto il regno della vita e sconvolto il potere della morte. E' apparsa un'altra nascita, così come un'altra vita, un altro modo di esistere, una trasformazione della nostra stessa natura. Questa nascita non è né da voler dell'uomo, né da voler della carne, ma da Dio (Gv. 1, 13). Come è avvenuto ciò? Cercherò di dimostrartelo nel modo più chiaro possibile. Questo nuovo germe di vita è custodito nel seno della fede; è portato alla luce dalla nuova nascita del battesimo; la sua nutrice è la Chiesa, che lo allatta con il suo insegnamento; il suo alimento, il pane del cielo; la sua maturità una condotta perfetta; il suo matrimonio, la sua unione con la Sapienza; i suoi figli, la speranza; la sua casa, il Regno; la sua eredità e le sue ricchezze, le delizie del paradiso; la sua fine non è la morte, bensì la vita eterna nella felicità preparata per i santi... Questo è il giorno che il Signore fece (Sal. 117, 24). Giorno del tutto d

IL PELLEGRINO RUSSO

RACCONTI DI UN PELLEGRINO RUSSO Raccontare appartiene all’uomo fin dai tempi più antichi. Un po’ per necessità, quando scrittura e lettura appartenevano a pochi, un po’ per il piacere di ritrovarsi e condividere.  Lo facevano i nostri nonni, quando la televisione non c’era, e davanti ad un camino raccontavano la vita e i ritmi della terra che coltivavano. Le storie hanno il loro tempo. Raccontarle significa per prima cosa fermarsi ad ascoltarle, guardarle dentro, accogliere le visioni che ci regalano. Narrare storie è un modo di andare ad un ritmo diverso, un ritmo che è quello della parola e delle persone che ti ascoltano, un fermare gli occhi negli occhi, perché si narra solo se si entra in relazione con chi ascolta. La storia si costruisce nelle parole e nelle menti, tessendo fili invisibili e potenti fra persone. Se l’atto del narrare è antico, non lo è meno quello del pregare. Da quando esiste, fin dagli albori dei tempi, l’uomo ha alzato lo sguardo al cielo alla