- A cura delle monache benedettine del Monastero san Benedetto di Milano. -
Un’affascinante introduzione parte dalla domanda dei discepoli a Gesù: “insegnaci a pregare” e presenta
nella figura di Ignazio di Antiochia il modello dell’amore appassionato per Cristo. L’evidente trasporto con
cui l’A. presenta la preghiera accende il desiderio di leggere queste pagine che rivelano lo scopo
appassionato di chi scrive: orientare il desiderio del lettore a Dio attraverso la preghiera contemplativa e una
vita spirituale autentica e fedele. Una biografia essenziale di Paisij e una limpida introduzione all’esicasmo
offrono la chiave per leggere con consapevolezza gli scritti di Paisij. Con concisione e chiarezza l’A. traccia
il filo che congiunge la ricerca del monachesimo orientale antico alla preghiera athonita: la purificazione del
cuore, il combattimento spirituale, il penthos che tiene lontana l’akedia, l’assiduità alla salmodia. Ma
l’impegno ascetico, pur necessario, non darebbe alcun frutto senza l’azione dello Spirito Santo. San Paisij
sottolinea in modo speciale la differenza tra praxis e theoria e mette in guardia dalle illusioni che potrebbero
far credere visione ciò che è solo frutto di immaginazione alimentando così l’orgoglio spirituale. Leggendo
le pagine da lui dedicate a descrivere la contemplazione della Vergine Maria non si può rimanere
indifferenti: si accende la sete di Dio e la consapevolezza umile che solo la Grazia può ammorbidire la
durezza del cuore con lacrime di compunzione e di amore che purifichino la nostra mente e la immergano
nel silenzio dell’esychia: così afferma P. citando Gregorio Palamas. La preghiera del cuore è la via di ritorno
alla nostra vera vocazione ad essere a immagine e somiglianza di Dio, anzi è via di divinizzazione. P. ne
illustra gli aspetti con abbondanza di citazioni della Scrittura e dei Santi Padri, da Giovanni Crisostomo a
Basilio, da Isaia eremita a Esichio, Eutimio, Giovanni Climaco, Filoteo, Diadoco, Nil Sorskij….Si
percepisce davvero attuale l’esortazione alla ricerca di una guida per apprendere questa arte della preghiera e
qualora la volontà di obbedienza umile a un padre spirituale non approdasse a rinvenire un vero maestro, ci
si rimetta a Dio e alla luce che viene dalla parola dei Santi Padri Teofori. Le sublimi definizioni e descrizioni
della preghiera del cuore date e qui citate da Giovanni Climaco, Gregorio Sinaita, Esichio, Macario,
Simeone… suscitano un vivo desiderio di mettersi alla scuola di questi grandi maestri e di liberarsi dal peso
delle realtà terrene che ostacola la preghiera pura. P., sempre citando i Padri, spiega come creare le
condizioni per iniziare l’apprendimento della preghiera di Gesù. Ci si sente così condotti per mano sulla via
della contemplazione.
Le lettere spirituali scelte sono ad un tempo ricche di dottrina e di testimonianza di santità con notazioni e
ricordi personali. Talora, come una indirizzata a Dimitri, sono un piccolo trattato sulla vita monastica, le sue
forme e le virtù caratteristiche, l’obbedienza in modo particolare. Nello scritto indirizzato a un sacerdote
uniata è ben delineata la differenza tra la concezione dello Spirito Santo nella teologia ortodossa e in quella
cattolica, oggi peraltro superata.
Questo lavoro sarà certamente una guida e un incoraggiamento efficace per chi desidera apprendere la
preghiera del cuore e cercare la comunione profonda con Dio.
Paisij Veliĉkovskij
– La preghiera del cuore e Lettere scelte sulla vita spirituale –
a cura di Michele Di Monte – Monasterium.
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