“Un libro
ben scelto ti salva da qualsiasi cosa, persino da te stesso”, così scriveva
il famoso autore francese Daniel Pennac.
In un periodo
in cui l’editoria italiana vive un momento di difficoltà, dal silenzio e dalla
preghiera nasce una scommessa editoriale veramente coraggiosa: dare vita a una nuova casa editrice.
La scommessa
ha già un nome, si chiama Edizioni Monasterium, nata dalla volontà di padre Michele Di Monte e di alcuni figli spirituali
e amici dell’Eremo degli angeli.
Anche se oggi
si legge sempre meno e il mercato che riguarda il libro perde sempre di più (-0.4%
nel 2018) i fautori di questa nobile iniziativa sono del parere che in questo
mondo malato, i libri possano contribuire a risanare il cuore e lo spirito.
La nascita di
una nuova Casa Editrice richiede la compresenza di ingredienti precisi: l’amore
per il libro come mezzo di espressione e come occasione di divulgazione del
pensiero, un programma editoriale chiaro e coerente con il messaggio culturale
che si intende offrire, un’altrettanto chiara idea del pubblico a cui ci si
rivolge, una solida organizzazione d’impresa, la sensibilità per la scelta dei
titoli e degli autori, la voglia di scovare nuovi scrittori e opere inedite che
possano entrare in un catalogo uniforme, organico, dove i libri si parlino l’un
l’altro, per sviluppare un pensiero e una narrazione coerente. Infine – ed è
una peculiarità che intendiamo sottolineare - la capacità tecnica di produrre
libri belli: tipograficamente, graficamente, e per i materiali che si utilizzano
nel farli, pur rispettando la tradizionale sobrietà monastica.
Edizioni Monasterium |
Anticamente,
agli inizi della vita monastica, il termine monachos
designava l’eremita che viveva solitario in un monasterion (monasterium in
latino), cioè in un romitorio.
«Il monaco
– diceva san Macario il Grande († 390) –, viene chiamato monaco perché notte
e giorno conversa con Dio e contempla solamente le cose sue, non possedendo
niente sulla terra».
Il nome
Monasterium, dunque, rimanda alla separazione dal mondo e dalle cose effimere
che gli appartengono e, al tempo stesso, al luogo della conversazione intima
con Dio.
L’intento del nuovo
lavoro editoriale vuole dar voce alla parola dei padri di ieri e di oggi,
offrendo al lettore la possibilità di ritrovare la via che conduce alla Vita.
p. Michele Di Monte |
Quando abbiamo
chiesto a p. Michele Di Monte il perché di questa nuova casa editrice, ci ha risposto con
due citazioni. La prima è un passo delle Consuetudini di Guigo I il
certosino: "Vogliamo che i libri siano custoditi con la massima attenzione e
siano fatti con il massimo impegno, quale cibo eterno delle anime nostre. Così
predicheremo la parola di Dio con le mani, dato che non possiamo farlo con la
bocca. Quanti sono i libri che ricopiamo, tante volte sembra che facciamo dei
banditori della verità in vece nostra. E speriamo dal Signore una ricompensa
per tutti coloro che grazie ad essi sono stati corretti dall’errore o hanno
avanzato nella verità cattolica, come pure per quanti si sono pentiti dei loro
peccati e dei loro vizi o si sono infiammati di desiderio per la patria celeste" (Guigo I, Consuetudines, XXVIII).
La seconda è
dello scrittore Pietro Citati: “Se
vogliamo conoscere il senso dell’esistenza, dobbiamo aprire un libro: là in
fondo, nell’angolo più oscuro del capitolo, c’è una frase scritta apposta per
noi”.
Auguriamo al nostro padre eremita e a tutti i suoi
collaboratori ogni bene, e ci impegniamo a sostenere il nuovo progetto
editoriale con la preghiera e la divulgazione di questi nuovi libri, vere
carezze per l’anima.
Commenti
Posta un commento