Cap. 1, 2-3 «Chi si propone di correggere i difetti della fragilità umana deve sorreggere e, in qualche modo, soppesare sulle sue spalle la debolezza stessa, non già disfarsene. Il pastore, quello ben noto del vangelo, non ha abbandonato la pecora stanca, ma se l’è messa in spalla. Salomone dice: non essere troppo giusto . La dolcezza ha il compito di lenire la giustizia. Con quale animo, infatti, si potrebbe sottoporre alle tue cure chi hai in antipatia ed è convinto che sarà non già oggetto di pietà, ben si di disprezzo da parte del suo medico? Gesù ha avuto misericordia di noi non per allontanarci, ma per chiamarci a sé. È venuto mite, umile. Il Signore guarisce senza eccezioni, senza riserve. A ragione, ha scelto discepoli che, interpreti del suo volere, raccogliessero e non tenessero lontano il popolo di Dio». Cap. 6,29 «Quando voi Novaziani depauperate la penitenza di ogni frutto, non dite altro che questo: nessuno che sia stato ferito entri ne
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